
L’Icom IC-R20 è uno scanner portatile all-mode prodotto dal 2005 al 2019 che va a sostutire il best seller IC-R10 prodotto dal 1996 al 1999.
Copre la gamma 100 kHz-3.3 GHz in tutti i modi (AM, FM, FM-W, USB, LSB, CW) e dispone di un registratore digitale integrato in grado di memorizzare fino a 32 tracce per una durata massima complessiva di 260 minuti in bassa qualità, 130 minuti in qualità normale e 65 minuti in alta qualità.
Veniva fornito con i seguenti accessori standard:

- Antenna telescopica con connettore BNC
- Clip da cintura
- Batteria ricaricabile
- Caricabatterie lento da parete
- Distanziatore per batterie AA
- Cinghietta da polso
Ricca anche la dotazione di accessori opzionali, con cui si poteva personalizzare la propria configurazione:
- BP-206 Batterial ricaricabile Li-Ion (3.7V/1650mAh)
- BC-149A/D Caricabatteria lento da parete (6V DC, 1A)
- BC-156 Caricabatterie rapido (2.5h) da tavolo (completo di adattatore AC BC-123A)
- CP-18A/E Cavo alimentazione per accendisigari (6V DC, 2A)
- CT-17 Convertitore di livello CI-V
- CS-R20 Software di clonazione completo di cavo USB (Microsoft® Windows® 98/Me/XP/2000)
- LC-158 Custodia protettiva
- MB-86 Clip da cintura rotante a sgancio rapido
- MB-98 Clip da cintura, uguale a quella fornita in dotazione
- SP-13 Auricolare
Oggi, a 5 anni dalla cessata produzione gli accessori sono quasi tutti diventati introvabili, a meno di non imbattersi in qualche fondo di magazzino.
Come funziona l’IC-R20? Direi molto bene. Considerata la larghezza di banda e le dimensioni compatte è un ottimo ricevitore. In VHF/UHF non dimostra pecche particolari. Il front-end è discretamente robusto e privo di intermodulazioni anche in presenza di segnali abbastanza forti. La presenza di un attenuatore da 30 dB e del comando di RF gain, molto raro in un ricevitore portatile, permettono di risolvere la maggior parte delle situazioni.
Nessun problema nelle gamme abitualmente “critiche” come le VHF basse o la banda aerea. La ricezione dei satelliti Milsat a 255 MHz è ottima anche con la sua antenna stilo.
Il problema segnalato da diversi utenti, ovvero la presenza di “buchi” di sensibilità nella banda aerea oltre i 200 MHz (solo in AM) sembra che nel mio esemplare non sia presente, almeno a seguito delle verifiche fatte (a passi di 1 MHz) fra 200 e 250 MHz con il generatore Agilent E4433B. In ogni caso, da noi è una banda inutile.
In HF le prestazioni sono quelle che sono. L’assenza di filtri nel front end e la larghezza di banda non ideale in AM lo rende sì utilizzabile ma non eccezionale. L’ascolto è sempre un po’ affaticante.
Se si prediligono le broadcast in onde corte, meglio affiancare un ricevitore cinese tipo i Tecsun, XHDATA, Sangean, ecc.
Altri punti importanti, a mio avviso, sono:
- La durata della batteria è eccezionale, pare non scaricarsi mai
- La ricerca è velocissima e questo è un parametro importante in uno scanner
- Le autooscillazioni sono quasi inesistenti (così uno evita di farsi venire i dubbi ad ogni segnale che incontra …)
- E’ presente un decoder DTS/CTCSS
- Dispone di una porta standard CI-V ma anche di una più veloce porta USB
- E’ presente un registratore digitale integrato
I files generati dal registratore digitale dell’IC-R20 sono in un un formato proprietario con estensione ICW. Si possono scaricare sul PC, ma per essere riprodotti devono essere ricaricati nella radio. Molto strano.
In ogni caso, c’è una soluzione: Peter Stevenson nel lontano 2005 ha realizzato un piccolo programma gratuito per convertirli in files .WAV elaborabili con qualsiasi software di editing audio.

Nonostante l’anzianità del software, funziona perfettamente anche su Windows 10. Il pacchetto, che non richiede installazione, è scaricabile QUI completo delle sue librerie OKI, necessarie al funzionamento.
Io possiedo due IC-R20. Il primo è stato acquistato nuovo da Marcucci (nel 2014, quando esisteva ancora) ed è quello che ho sempre usato nelle mie uscite. Nella foto sotto, potete vedere un vero cimelio (hi): la fattura emessa dal negozio presente nella sede storica di Vignate.

Il secondo l’ho acquisito per un puro caso: stavo cercando un’interfaccia CT-17 originale quando ho trovato l’inserzione eBay di un utente tedesco che vendeva il suo IC-R20 non funzionante, con due batterie BP-206, la clip a sgancio rapido MB-86, il convertitore di livello CI-V CT-17, il cavo accendisigari CP-18E, il caricatore rapido da tavolo BC-156, il software CS-R20 il tutto con imballi e manuali per 120 Euro.
Fatti due conti, ho proceduto immediatamente con l’acquisto.
All’arrivo del materiale, una batteria si è dimostrata al 50% mentre l’altra si è dimostrata in perfetta efficienza, così come tutti gli altri accessori erano come nuovi.
Smontando il ricevitore, che non si accendeva nemmeno ma che per fortuna non era stato mai aperto (il sigillo di Icom Europe era intatto) e dopo aver penato non poco per eseguire un minimo di misure, ho trovato un diodo bruciato sulla linea di alimentazione.
Per fortuna si trattava di un prodotto commerciale che ho trovato senza problemi da Mouser. Dopo altra sofferenza per sostituirlo, la radio è tornata a funzionare. Le misure di sensibilità hanno dimostrato che l’apparato era dentro le specifiche, permettendomi quindi di avere un secondo IC-R20.
Comparato con il suo diretto concorrente dell’epoca ovvero l’AOR AR-8200 Mark 3, ho trovato l’Icom molto più godibile, ergonomico e con una qualità delle plastiche superiore il che lo rende più adatto all’uso in portatile. Il display è ben leggibile e ricco di informazioni. Ho trovato invece superiore l’AOR nella ricezione in HF. Non fa miracoli, intendiamoci, ma l’ho trovato più fruibile.
Sicuramente l’AOR paga il prezzo di un progetto più vecchio, inoltre l’Icom fornisce tutto ciò che serve (a livello di utilizzo) incluso nel prezzo.
Come già detto, il decodificatore DCS/CTCSS, il registratore digitale, la presenza dell’RF-gain, una batteria che sembra non scaricarsi mai e la quasi totale assenza di autooscillazioni (i cosiddetti “birdies”) sono fatti che fanno pendere decisamente la bilancia a favore dell’IC-R20.
Anche oggi che è stato soppiantato dall’IC-R30, abbiamo per le mani un apparato assolutamente attuale che non sfigura per niente se affiancato al nuovo modello, però ad una frazione del prezzo, cosa che di questi tempi non è poco.