
Nel 1989 Icom ha creato una vera rivoluzione nell’ambito dei servizi professionali di monitoraggio introducendo un ricevitore a larga banda dotato di caratteristiche circuitali tali da proporsi come alternativa accattivante ai ricevitori di sorveglianza di produttori del calibro di Rohde & Schwarz e Telefunken.
Si tratta di un ricevitore a copertura continua da 100 kHz a 2 GHz in tutti i modi operativi (AM/FM/FM-W/USB/LSB/CW/FSK) dotato, per la gamma HF, di 11 filtri di banda e, per la gamma VHF/UHF, di stadio di ingresso GaAs .
Dispone di ingressi d’antenna separati per le HF (due ingressi commutabili) e per le VHF/UHF (due ingressi, uno dedicato alla gamma 30-1000 MHz e uno dedicato alla gamma 1000-2000 MHz).
E’ dotato di 1000 memorie raggruppate in 10 banchi da 100 memorie ognuna e ciascuna memoria può essere corredata da un nome di 8 caratteri.
L’elemento distintivo di questo bellissimo apparato è l’impiego di un tubo catodico a fosfori ambra, dedicato alla visualizzazione di tutti i parametri operativi ad eccezione dello s-meter che rimane di tipo analogico, ampio e ben leggibile come deve essere in un apparato di questa classe.
L’unicità dell’IC-R9000, sta nell’analizzatore di spettro con span selezionabile fra +/-25, +/-50 e +/-100 kHz ed una gamma dinamica si 60 dB ed ha costituito una vera rivoluzione fra gli apparati dell’epoca.
Sono presenti numerose altre caratteristiche avanzate, forse meno eclatanti dell’analizzatore di spettro, ma che mettono in evidenza la destinazione d’uso di un apparato di questo genere:
- Elevata stabilità di ±0.25 ppm fino a 30 MHz e ±25 Hz oltre i 30 MHz in una gamma di temperature comprese fra 0 e 50°C.
- 7 differenti modalità di scansione con una velocità minima di 13 canali al secondo, un dato significativo per l’epoca.
- Un’eccezionale gamma dinamica di 103.5 dB (a 14 MHz, CW stretto).
- Due orologi dotati di 5 timers indipendenti e 2 sleep timers.
- IF Shift.
- Notch.
- Filtro SSB stretto FL-44A (2.4 kHz/-6 dB) e filtro CW stretto FL-52A (500 Hz/-6 dB) come dotazione standard.
- Sistema di controllo remoto CI-V.
- Presenza di una porta in ingresso a livello RS-232 per la connessione di un TNC o altra interfaccia. I dati trasmessi vengono visualizzati sul monitor del ricevitore.
- Possibilità di immettere un segnale video composito a standard NTSC da visualizzare nel monitor integrato.
- Uscita video a standard PAL o NTSC (dipendentemente dalla versione del ricevitore) per visualizzare le trasmissioni televisive (ovviamente analogiche).
- Molteplici passi di sintonia, che partono da 10 Hz a giro e includono tutti i passi standard: 100 Hz, 1 kHz, 5 kHz, 9 Khz, 10 kHz, 12.5 kHz, 25 kHz, 100 kHz. Esistono due tasti diretti UP/DOWN per passi da 1 MHz.
Si tratta insomma di un apparato estremamente completo, pensato per un uso professionale (sorveglianza, enti di pubblica sicurezza, ambasciate, ecc.) o per appassionati facoltosi appartenenti a mercati dove era consentita la libera vendita.
Unici accessori opzionali disponibili erano:
- Interfaccia per satelliti CT-16
- Convertitore di livello CI-V/RS-232 CT-17
- Sintetizzatore vocale UT-36
- Maniglie per montaggio rack (uguali a quelle in dotazione) MB-19
- Altoparlante esterno SP-20
- Antenna discone AH-7000
- Cuffie HP-2
La configurazione del ricevitore è supereterodina a conversioni multiple, dipendentemente dal modo operativo.
Nel dettaglio:
- Fino a 1 GHz
FM-N | 3 conversioni |
FM-W | 2 conversioni |
SSB/CW/FSK | 4 conversioni |
- Oltre 1 GHz
FM-N | 4 conversioni |
FM-W | 3 conversioni |
SSB/CW/FSK | 5 conversioni |
Come dicevamo sopra, l’IC-R9000 è stato introdotto nel 1989 ed è rimasto in produzione per più di 15 anni quando è stato sostituito dall’IC-R9000L, praticamente identico ad eccezione dell’adozione di un display LCD al posto del CRT ambra.
Questa versione è rimasta in produzione fino al 2006, quando è stata sostituita dallo stupendo IC-R9500.


Vista frontale e posteriore dell’IC-R9000 (credit https://www.cryptomuseum.com)
Il mio esemplare è stato acquistato da IRAE2 di Buja, ormai diventato da anni il mio unico interlocutore per tutto ciò che riguarda il radiantismo.
E’ un apparato di origine francese, ed è forse uno dei primi esemplari (s/n poco sopra il 1000), anche se ha delle caratteristiche un po’ particolari. Innanzitutto, pur essendo stato acquistato in Francia non ha il blocco sulla gamma 88-108 MHz. Quindi i casi sono due: o non è la versione francese o è la versione export non vendibile al pubblico. La seconda particolarità è il colore dei circuiti stampati: blu. Io ho visto pochissimi IC-R9000 in vita mia e ancor meno all’interno, ma non mi risulta che fossero di quel colore.
Altra cosa curiosa è la presenza (internamente) di una ventola per il raffreddamento. All’apparenza non sembra un adattamento eseguito a posteriori, ma ovviamente non ci potrei giurare. Di sicuro non se ne trova traccia nel service manual.
Infine, il mio esemplare è privo del connettore molex posteriore, dedicato all’alimentazione a 13.8V. Anche in questo caso il service manual è molto vago … semplicemente riporta che per alcuni paesi tale connettore non è previsto. Difatti è presente un tappo fermato da due viti identiche a quelle presenti sul pannelli dell’apparato.
Sarebbe interessante saperne di più …
(vedere aggiornamento in fondo alla pagina)
Ora una curiosità. Sotto vedete la scansione delle due pagine del catalogo Marcucci del 1989 dedicate all’IC-R9000.
Il prezzo annotato a mano (in quanto non era disponibile il prezzo ufficiale al momento della pubblicazione del catalogo) è di Lire 7.437.000 + IVA (all’epoca 19%) per un totale di Lire 8.850.030 (!).
Roba impegnativa (hi!).

Nel catalogo 1990 il prezzo di listino era di Lire 9.126.800 IVA compresa, quindi possiamo supporre che quello scritto sopra fosse un prezzo scontato …
Ad oggi, questo sarebbe il prezzo, espresso in Euro, calcolato da Il Sole 24 Ore:

Ah, bei tempi …
Aggiornamento [15.04.2025]
Grazie alle informazioni reperite da Gianfranco IW2NXE, ora so qualcosa di più del mio IC-R9000: si tratta della versione australiana, che si distingue dalle altre per la presenza della ventola nella parte posteriore del tubo catodico (è montata su un circuito stampato marchiato Icom, quindi assolutamente di origine) e dall’assenza del connettore Molex DC.
Altra cosa che contraddistingue la versione australiana è la targhetta del seriale che è autoadesiva e non fissata con le viti come negli altri IC-R9000.
Ultima chicca (informazione proveniente dall’ex importatore Marcucci) è che i seriali utilizzati da Icom per le versioni australiane utilizzano i numeri di serie poco sopra il 1000, quindi incrociando diverse informazioni, il mio dovrebbe essere uno degli ultimi prodotti anche a giudicare dall’anno dei circuiti integrati presenti sui vari circuiti.