E’ da qualche anno che accarezzo il desiderio di acquistare un Icom IC-7300S, ovvero la versione “quasi” QRP da 10 watt che è venduta solo sul mercato giapponese.
Dal sito Icom il prezzo riportato è di 153780 Yen:
Che, secondo il cambio odierno, è pari a poco meno di 1000 Euro:
La vera incertezza in un acquisto di questo genere sono i dazi e gli oneri che si sommano all’IVA e il cui totale non è mai ben certo a causa della complessità dei regolamenti.
Anche se dal 1 febbraio 2019 è entrato in vigore l’accordo di partnership economica tra l’Unione Europea ed il Giappone, avente lo scopo di promuovere gli scambi commerciali, avviando quindi una graduale eliminazione (o riduzione) dei dazi doganali per i prodotti UE importati in Giappone e per i prodotti Giapponesi importati nei paesi UE, le variabili in gioco sono molteplici.
Va inoltre precisato che l’azzeramento o la riduzione dei dazi è stabilita in base all’HS Code del bene. Se qualcuno desiderasse approfondire l’argomento, l’elenco degli HS Codes del Giappone sono consultabili a questo indirizzo.
Ho deciso allora, a titolo di “esperimento” di procedere ad un acquisto di modesta entità, tramite un venditore professionale di eBay, al fine di capire quanto il processo di importazione impatti sul costo totale.
La scelta è caduta sullo scanner portatile Icom IC-R6, un prodotto economico ma a detta di molti di discreta qualità.
Il prezzo on line in Italia è attorno ai 220 Euro circa, che diventano 235 Euro con la spedizione.
Il primo passo è stato trovare un venditore presumibilmente affidabile. Fra i vari venditori professionali che avevano disponibile un IC-R6, ho optato per un commerciante chiamato japan-recommend. Di lui non sapevo (e non so) nulla, ma l’ho scelto in base ai seguenti criteri
- Ha all’attivo oltre 15.000 feedback
- I feedback sono positivi al 99,7%
- Spedisce tramite express courier
- Il prezzo finale (in dollari) è una via di mezzo fra quelli trovati
Il prezzo di vendita era di 185,92 USD + 1,23 USD per la spedizione. Che al cambio fa 171 Euro:
L’addebito, a seguito del pagamento tramite PayPal è stato di € 178,56, con un costo per la mediazione di € 7,56.
L’organizzazione della spedizione, tenuto conto del fuso orario, è stata praticamente immediata (l’acquisto è stato fatto di sabato, la presa programmata la domenica e il pick-up lunedì) mentre la consegna è avvenuta il giovedì mediante corriere FedEx.
La spedizione è arrivata intatta, in un doppio imballo contenuto nella classica busta riciclabile FedEx. Qui sotto è possibile vedere alcune foto.
Tiriamo ora le somme. Quanto è costato l’IC-R6? Il totale è di € 238,78, così suddivisi:
- € 178,56 per il ricevitore e la spedizione
- € 60,22 per IVA e oneri vari
… naturalmente i 60,22 Euro sono da pagarsi cash ed esatti … il trasportatore infatti non da resto. Come si può notare dalla ricevuta applicata sul pacco, a conferma dell’accordo reciproco fra Italia e Giappone, il dazio è a zero. Rimangono l’IVA e i diritti amministrativi.
Quindi il prezzo è praticamente lo stesso che in Italia, o, meglio, di poco superiore alle migliori offerte che è trovato da noti rivenditori nostrani. Ma …
- Il ricevitore “giapponese”, in Italia, non è coperto da garanzia.
- Il caricabatterie è a 100V, quindi non serve a nulla.
- La copertura in ricezione non è continua ma segue le leggi giapponesi, a meno che non sia la versione “export”, come nel mio caso.
L’acquisto in giappone, a mio avviso, è da valutare attentamente caso per caso. E’ un’opzione fattibile quando si tratta di prodotti non importati in Italia oppure estremamente rari per condizione o specifiche tecniche, oppure quando il prezzo sia talmente conveniente da giustificare l’esborso dell’IVA e dei diritti di segreteria.
Viceversa la migliore opzione è, naturalmente, un rivenditore italiano o europeo.