Standard è un marchio nato nel 1953 in Giappone, a Setagaya. Ha iniziato l’attività producendo radio portatili a valvole, estendendo la produzione alle radio a transistor nel 1957, con la ormai rarissima SR-F31.
Dal Marzo 1975 l’azienda ha cambiato assetto e denominazione più volte:
- 1975 Marantz Japan, Inc.
- 1985 Standard Communications Corp. (con sede a Los Angeles)
- 2000-2010 insieme a Yaesu formando il gruppoVertex Standard
- 2010 acquistato da Motorola
In Italia, Standard è nota per i suoi ricetrasmettitori civili e radioamatoriali. I suoi prodotti, nonostante una diffusione più ridotta rispetto ad Icom, Yaesu e Kenwood, sono caratterizzati da soluzioni tecniche originali (come il microfono del bibanda veicolare C5600D) e da una grande affidabilità di funzionamento.
Gli apparati portatili come il C168, il C468, il C520 sono stati molto apprezzati nonostante alcune scelte in controtendenza rispetto ai concorrenti come quella di fornire le radio con il solo porta batterie a secco, lasciando la batteria NiCd e relativo caricatore come opzione.
Molto meno conosciuti sono invece i ricevitori. Non tutti sanno infatti è che la Standard ha prodotto solo quatto ricevitori nella sua storia: l’A-402 SW, l’AX-400, l’AX-700 e il C-6500.
Uno dei modelli più interessanti è stato introdotto alla fine del 1990, quando la Standard ha rivoluzionato il mercato presentando l’AX-700, un ricevitore a larga banda in grado di ricevere le frequenze da 60 a 905 MHz in AM/FM/FM-W con la particolarità di avere un display con analizzatore di spettro.
Oggi come oggi avere un analizzatore di spettro con relativo waterfall nel proprio ricevitore o ricetrasmettitore è una cosa comune, ma, negli anni 90 è stata una vera innovazione.
La recensione dell’AX-700 pubblicata sul numero di Gennaio 1998 di Short Wave Magazine
Questo ricevitore è molto difficile da reperire sul mercato sia per la limitata diffusione sia perchè chi ne ha uno, se lo tiente stretto.
Il mio esemplare è arrivato dal Portogallo. Mi è stato venduto da Pablo CT1EKY, in condizioni direi eccezionali. Gli unici difetti sono di tipo estetico, ma di secondaria importanza (qualche piccola macchia sulla vernice, una piccola ammaccatura sul bordo di alluminio del dial e i piedini in gomma che ho dovuto sostituire perchè, letteralmente, si “scioglievano”). Le plastiche, il display e i connettori, oltre alla tastiera e alle manopole, sono impeccabili.
Dal punto di vista elettrico il ricevitore è risultato in ordine: i test di sensibilità eseguiti con il generatore RF hanno mostrato valori aderenti alle specifiche, l’assorbimento a 13.8V nella norma e non ho riscontrato alcun problema nell’uso dei comandi.
Il ricevitore mi è stato fornito, come nel 99,95% degli AX-700 usati, senza alcun accessorio. Solo con 10 cm (letteralmente) di cavo DC. Niente scatola, niente manuale, niente staffa inferiore.
Sarei curioso di sapere perchè non si è salvato mai nulla …
La radio funziona bene, tanto nelle VHF basse quanto in banda aerea e in UHF. Non c’è nulla, a parità di antenna, che viene ricevuto con l’IC-R8500 che non sia ricevibile con l’AX-700.
Chiaramente, non mi stancherò mai di ripeterlo, come tutti gli apparati con un bel po’ di annetti sulle spalle (in questo caso parliamo di una ventina …) il ricevitore va utilizzato con regolarità onde prevenire guasti a catena che possono coinvolgere componenti non più disponibili.
Per chi ama il vintage come me, è un apparato consigliato a condizione di riuscire a trovarlo ma soprattuto che sia in ordine.
Buoni ascolti!