Quando ho preso la patente di radioamatore, il mio primo apparato è stato uno Yaesu FT-211RH. La radio mi era stata prestata da un amico già radioamatore.
A questa radio era collegato un alimentatore Zetagi 1220S e una base magnetica con un’antenna Comet CHL-21J. Questo mi ha permesso di iniziare i primi collegamenti.
A questa è seguita la prima radio al 100% mia, un Icom IC-3210 dotato di scheda toni.
Ma la mia vera “invidia” era l’amico Diego IW2HBS con cui abbiamo dato l’esame nella stessa sessione (era l’inizio degli anni 90) in quanto possedeva un bibanda portatile, un Icom IC-32E.
Si tratta, come dicevo, di un ricetrasmettitore bibanda VHF/UHF con copertura 144~146 MHz e 430~440 MHz nativa e, dopo espansione da eseguirsi con modifica hardware, 138~174 MHz in VHF e 400~479 MHz in UHF. La potenza massima era di 5,5 W in VHF e 5 W in UHF a 13,2 V.
Le batterie utilizzate erano tutta la serie dell’IC-02 e apparati similari. Il peso era lo specchio della robustezza ed andava dai 590 g ai 545 g a seconda della batteria. La scheda encoder/decoder CTCSS UT-40 era opzionale.
L’IC-32 veniva commercializzato in due versioni: l’IC-32E (versione europea) e IC-32AT (versione americana, dotata di encoder DTMF).
Come molti apparati, nel tempo è caduto nel dimenticatoio, fino a quando un mio collega mi ha detto “Sto svuotando la casa che ho ereditato da mio zio e ho trovato una radio. C’è il caso che a te interessi. Te la porto.”
Si trattava di un IC-32E ancora nel sul imballo, con tutti gli accessori nella confezione, tranne il manuale. Di seguito alcune foto di come mi è stato consegnato.
L’unica parte mancante era il tappo che copre i connettori del microfono/altoparlante esterno, che ad un certo punto si è tranciato e perso.
Per il resto sembrava nuovo, era solo parecchio sporco (hi). Eccolo prima dell’approfondita pulizia a cui è stato sottoposto.
Se si eccettuano dimensioni e peso, è una radio ben funzionante e ancora attuale, costruita con componenti a cui l’hobbista evoluto può mettere ancora mano.
A distanza di tanti anni sono rimasto sorpreso di come funziona e, dopo essere riuscito a trovare l’unità tone squelch (prelevata da un apparato identico, usato come donatore, pagato pochi soldi su e-bay), l’ho dedicato al traffico sui ripetitori nella casa in montagna.
Una bella radio robusta che ci riporta ad anni migliori. Se siete dei nostalgici come me, procuratevene una. Ma che sia ben tenuta. Non ve ne pentirete.