Nei decenni, la produzione dei ricevitori da parte di Icom è stata piuttosto varia. Per quanto riguarda le HF, si parte infatti dal famoso IC-R70 per arrivare al diffusissimo IC-R71 che sono state vere e proprie pietre miliari, sia come prestazioni che come affidabilità, per terminare con l’IC-R72, apparato decisamente non all’altezza dei predecessori.
Per quanto riguarda invece i ricevitori VHF/UHF Icom ha prodotto lo straordinario IC-R7000, seguito dell’altrettanto valido IC-7100 penalizzato purtroppo dall’aspetto esteriore “economico”, pur non essendolo.
L’accoppiata IC-R71 + IC-R7000 si è vista spesso in ambienti non radioamatoriali, come ad esempio nelle ambasciate o nelle stazioni di monitoraggio militari, sempre perfettamente funzionanti nonostante le migliaia di ore di funzionamento alle spalle.
Per quanto riguarda i ricevitori a larga banda, che coprono cioè tutto lo spettro dalle HF alle SHF, Icom ha prodotto l’IC-R9000 (omologo dell’IC-781), l’IC-R8500 (eccellente ricevitore, a mio avviso a tutt’oggi un best-buy) e l’IC-R9500. Il primo (R9000) e l’ultimo (R9500) sono apparati quasi esclusivamente dedicati all’ambito militare/civile o a pochi radioamatori facoltosi.
Rimanendo nella fascia “abbordabile”, diciamo che l’ultimo ricevitore è stato l’IC-R8500, uscito di produzione nel 2015. Da questo momento Icom non ha più introdotto un successore … fino al 2016, quando al JARL 2016 ha annunciato due nuovi ricevitori (uno portatile, l’IC-R30 e uno base, l’IC-R8600).
L’IC-R8600 doveva essere una vera e propria rivoluzione, dotato di copertura da 10 kHz a 3 GHz, del touch screen da 4.3″ già visto sul best-seller IC-7300, un veloce analizzatore di spettro su tutta la gamma ed in grado di decodificare alcuni modi digitali (D-STAR, P25, NXDN and dPMR), ma l’assenza della decodifica degli standard “de-facto” (DMR e Tetra in primis) ne hanno rallentato fortemente, in seguito, la diffusione.
Al Tokyo Ham Fair 2016 è stato mostrato un prototipo, ma sotto vetro e senza possibilità di provarlo anche se comunque funzionante.
Da sinistra, la brochure giapponese dell’IC-R8600, le informazioni pre-release e la brochure finale.
Si è dovuto attendere parecchio ancora perchè fosse disponibile in Giappone (è arrivato sul mercato giapponese nell’Aprile 2017) mentre sul mercato italiano l’attesa è stata significativamente più lunga (i primi esemplari, sono stati resi disponibili dall’importatore italiano nel novembre 2017.
Grazie all’amico Claudio di IRAE2 e alla gentilezza del distributore italiano Advantec sono venuto in possesso di uno dei primissimi esemplari arrivati in Italia. L’attesa è stata lunga ma la soddisfazione grande.
Ecco qui sotto alcune foto dell’unboxing.
La prima cosa che colpisce è il rapporto fra peso e volume. La radio è compatta ma piuttosto pesante e solida, senza scricchiolii particolari nelle plastiche.
Si tratta si un ricevitore SDR puro fino a 30 MHz, a doppia conversione da 30 MHz a 1.1 GHz e a tripla conversione da 1.1 GHz a 3 GHz con campionamento SDR.
Schema a blocchi del ricevitore
Il ricevitore dispone di 3 ingressi di antenna, uno RCA ad alta impedenza, uno SO-239 per la gamma 0.01-30 MHz e uno di tipo N per la gamma 10 kHz-3000 MHz.
Panoramica delle connessioni presenti sul pannello posteriore
Sono presenti inoltre un connettore BNC per l’uscita IF a 10.7 MHz, un ingresso per una frequenza campione a 10 MHz e un’uscita I/Q su porta USB.
Dal punto di vista della connettività verso un personal computer troviamo una porta USB e una porta Ethernet, oltre al classico connettore CI-V.
E’ possibile inoltre collegare uno strumento esterno che riporti il segnale dello s-meter.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è possibile utilizzare tanto il connettore “molex” a 3 poli, oppure, in alternativa, il connettore EIAJ-05 (6.5 x 4.4 x 1.4 mm).
Il front-end del ricevitore è molto robusto, con prestazioni che si avvicinano al ben più costoso IC-R9500 (che non ho la fortuna di possedere ma che ho avuto modo di provare). Nella zona dove abito, particolarmente critica dal punto di vista dei disturbi da broadcast, non è stato necessario impiegare alcun filtro notch anche nelle bande tradizionalmente critiche (banda aerea e banda dei 4 m).
In HF le prestazioni sono allineate con quelle dell’IC-7300, quindi molto bene ovunque, mentre la ricezione delle bande alte (io ho fatto test fino ai 1.2 GHz) è sempre ottima e stabile.
In definitiva, a dispetto di un prezzo non proprio popolare, è stato un ottimo acquisto che ormai mi accompagna da anni.
L’IC-R8600 segna quindo un rientro alla grande di Icom nella gamma dei ricevitori semi-pro.